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È Oliver Stone, regista statunitense che in carriera ha ottenuto tre Oscar, il vincitore del VII premio Angelo d’Arrigo. Il riconoscimento verrà consegnato domani, giovedì 4 luglio – data scelta non a caso – sul palco del Teatro Greco di Taormina in occasione della 65^ edizione del Taormina FilmFest.

Nato a New York nel 1946, in cinquant’anni di carriera come regista e sceneggiatore Stone è riuscito a descrivere l’America e le sue debolezze affrontando temi sempre attuali e spesso scomodi.

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Ha diretto oltre venti lungometraggi che sono rimasti nella storia del cinema, tra cui i più noti sono “Fuga di mezzanotte”, “Platoon”, “Wall Street”, “Nato il quattro luglio”, “JFK – Un caso ancora aperto”, “Gli intrighi del potere”, “World Trade Center” e “Snowden”. Ha vinto tre premi Oscar nel 1979 (Migliore sceneggiatura non originale per “Fuga di mezzanotte”), nel 1987 (miglior regia per “Platoon”) e 1990 (miglior regia per “Nato il quattro luglio”).

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“Proprio ‘Nato il quattro luglio’ – ha commentato Laura Mancuso, presidente della Fondazione d’Arrigo – rappresenta il punto d’incontro ideale con Oliver Stone. Ovviamente non si tratta soltanto di date, anche se proprio domani gli consegneremo il riconoscimento, ma di ideali condivisi. Il messaggio di pace contenuto nel film ispirato alla biografia dell’ex marine Ron Kovic si sposa perfettamente con quello che Angelo ha sempre portato avanti con le proprie imprese”.

“Un ideale – ha precisato – quello contro la guerra e della tutela di qualsiasi essere vivente, che come Fondazione cerchiamo di tenere sempre vivo con le nostre attività in giro per il mondo”.

“Seguo la Fondazione e i sui progetti da tempo – ha aggiunto Silvia Bizio, direttore artistico del FilmFest – e anche quest’anno, come già nel 2018, ci è sembrato giusto darle spazio all’interno della manifestazione ospitandola nel Teatro Greco, un luogo che spesso Angelo d’Arrigo ha guardato dall’alto durante i suoi voli”.

“Non possiamo che condividere – ha concluso Bizio – la scelta di premiare Oliver Stone, regista che durante la sua carriera ha dimostrato un grandissimo coraggio non soltanto come cineasta, ma anche come uomo e pensatore”.