Comunicato Stampa
A Pietro Bartolo, il “medico dei migranti”, il VI Premio Angelo D’Arrigo
È Pietro Bartolo, “medico dei migranti”, il vincitore del VI Premio Angelo D’Arrigo, che verrà consegnato venerdì 20 luglio alle 21, nell’ambito delle iniziative previste all’interno del Taormina Film Fest 2018.
Specializzato in ginecologia, Bartolo è stato per anni in prima fila nei soccorsi ai migranti che hanno raggiunto Lampedusa, tanto da divenire il volto del film-documentario “Fuocoammare”, di Gianfranco Rosi, premiato nel 2016 con l’Orso d’oro al Festival del Cinema di Berlino e nominato agli Oscar 2017 nella categoria “Miglior documentario”.
“Abbiamo scelto Bartolo – ha detto Laura Mancuso, presidente della Fondazione Angelo D’Arrigo – perché in questo particolare momento storico, in cui la questione dei migranti è al centro delle cronache nazionali ed europee, ci sembrava giusto lanciare un messaggio molto chiaro. Premiare chi ha trascorso gran parte della propria vita aiutando le persone in difficoltà significa opporsi ai pregiudizi e alla paura, affermando con forza quei principi di solidarietà e accoglienza che per secoli hanno contraddistinto la nostra terra ma, ultimamente, sembrano essere stati dimenticati”.
“Angelo – ha aggiunto Mancuso – era un cittadino del mondo. Per lui i confini e le barriere hanno sempre rappresentato un ostacolo da superare, una sfida con cui confrontarsi per crescere. Spero che questo riconoscimento a Pietro Bartolo possa essere utile per diffondere un segnale di speranza, per abbattere quei muri, fisici o figurati, attraverso cui rischiamo di isolarci ognuno dall’altro”.
Giunto alla VI edizione, il Premio Angelo D’Arrigo è stato ideato dall’omonima Fondazione per mantenere vivo il messaggio del celebre deltaplanista e scienziato del volo, morto nel 2006 nell’incidente aereo che coinvolse il velivolo su cui viaggiava come passeggero.
Oltre ad assegnare tale riconoscimento – già consegnato alla ballerina Simona Atzori, al divulgatore scientifico Piero Angela, all’astrofisica Margherita Hack, al campione olimpionico Pietro Mennea e all’aviatore Alexander Ploner – il sodalizio promuove progetti di solidarietà in tutto il mondo (dalla Sicilia al Perù), per la tutela di ogni essere vivente e la promozione di iniziative di ricerca in campo scientifico, artistico, tecnologico e sportivo.
Addetto stampa
Carmelo Lazzaro Danzuso
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